Alla ricerca delle radici del male

 


Una produzione

Clipper Media con RAI Cinema

Prodotto da
Sandro Bartolozzi

Produttore esecutivo
Barbara Meleleo

Regia
Piero d’Onofrio
Israel Cesare Moscati

Musiche
Amit Weiner

Fotografia
Sandro Bartolozzi
Antonello Sarao

Montaggio
Simona Messina

Scritto da
Israel Cesare Moscati

Fonico
Stefano Civitenga

Sound Designer
Riccardo Cimino

Durata
63′

 

Ufficio Stampa

info@reggiespizzichino.com

Maya Reggi
+39.347.6879999

Raffaella Spizzichino
+39.338.880019

Pressbook

Pressbook ITA

Prima di tutto le storie. Storie di donne e di uomini della Shoah che hanno subito il male più atroce, assoluto. Raccontate da figli e nipoti, vittime anch’essi del dolore. Un dolore conosciuto, per quanto sempre rinnovato nel ricordo.

Accanto a loro altre storie, apparentemente contrapposte. Quelle dei figli e nipoti dei carnefici, dei nazisti che quelle donne e quegli uomini hanno massacrato. Un dolore altrettanto assoluto, provocato dalle colpe infami dei loro padri e nonni.

Un viaggio in alcuni dei luoghi in cui il male è avvenuto, luoghi simbolo della dolorosa memoria del Novecento: dal campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, al campo di concentramento di Plazow, alla pace del bosco di Niepolomice, in Polonia, tutti silenti testimoni del massacro. Il “Binario 21” di Milano, da cui partiva il treno dei deportati e le Fosse Ardeatine a Roma, simbolo della Resistenza al nazi-fascismo.

Nel film, ognuno di questi luoghi fa da scenario ad un evento straordinario: qui i figli e i nipoti della Shoah si incontrano, per la prima volta davanti alla macchina da presa, con i discendenti dei nazisti, per parlarsi, raccontarsi le reciproche storie di dolore.

Un viaggio nel profondo dell’animo umano, alla ricerca delle radici del male. Con un messaggio finale di speranza per il futuro, nella consapevolezza che, perché il passato non si ripeta, la Storia, così come le tante e diverse storie dei protagonisti di questo film, debba essere compresa, oltre che ricordata.

I protagonisti

Elio Limentani, nipote di  Errina Fornaro Di Veroli, sopravvissuta ad Auschwitz-Birkenau e Rawensbruk.

Fabiana Di Segni, nipote di Fatina Sed, sopravvissuta ad Auschwitz-Birkenau.

Silvia Wachsberger e ClaraWachsberger, figlie di Olga Wiener in Wachsberger e Arminio Wachsberger, sopravvissuti.

Giulia Spizzichino, nipote di Mosè Di Consiglio, morto alle “Fosse Ardeatine” con gli zii Cesare e Salomone Di Consiglio e i cugini Franco, Marco, Giovanni Di Consiglio. Morta nel 2016.

Federica Belli Paci, figlia di Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz-Birkenau, deportata dal “Binario 21” a Milano, sopravvissuta ai campi di concentramento.

Daniel Di Porto, nipote di Giuseppe e Marisa Di Porto, sopravvissuti ai campi di concentramento.

Alexandra Senfft, figlia di Erika Ludin e nipote del criminale di guerra Hanns Elard Ludin, rappresentante del regime nazista in Slovacchia. Il suo ultimo libro si intitola “The Perpetrators’ Long Shadow. Descendants Face their Nazi Family History”.

Beate Niemann, figlia di Bruno Sattler, ufficiale della polizia criminale tedesca e maggiore della Wermacht.

Friederike Wallbrecher, nipote di Matthias Pesch, “Offiziersanwärter”/ “Allievo Ufficiale” nell´esercito tedesco. Ha fondato l´associazione “Ricordiamo Insieme” con il marito Tobias e le sorelle Rivka, Grazia e Sara Spizzichino, pronipoti di Settimia Spizzichino, sopravvissuta  al 16 ottobre 43.

Jürgen Müller-Hohagen, psicoterapeuta, fondatore del Dachau-Institut-Psychologie und Pädagogik. Dal 1983 lavora sulle conseguenze psicologiche del periodo nazista.

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