Hotel Sarajevo
“La guerra è arrivata a Sarajevo di domenica. Era il 5 aprile del 1992. Tutti dicevano che la guerra non ci sarebbe stata. E se anche ci fosse stata non sarebbe mai arrivata a Sarajevo.” – Zoran Herceg
Regia
Barbara Cupisti
Da un’idea di
Andrea Di Consoli
Soggetto
Barbara Cupisti
Natascia Palmieri
Diego Zandel
con la collaborazione di
Barbara Meleleo
Direttore della Fotografia
Antonello Sarao
Suono di presa diretta
Domenico Rotiroti
Sound design
Riccardo Cimino
Musica originale
Tommaso Gimignani
Montaggio
Piero Lassandro
Testo voice over
Roberto Moliterni
Una produzione
Clipper Media, Luce Cinecittà con Rai Cinema
Prodotto da
Sandro Bartolozzi
Produttore esecutivo
Barbara Meleleo
Ufficio stampa
REGGI&SPIZZICHINO Communication
Durata 90’
Materiali Stampa
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A trent’anni dalla guerra nei Balcani e dall’assedio di Sarajevo, uno dei più lunghi della storia moderna, tre generazioni si raccontano: Boba, fixer di guerra, Zoran che aveva solo tredici anni, Belmina che non era ancora nata. Un confronto nella memoria e nel trauma, per provare a superarlo.
L’hotel Holiday Inn di Sarajevo, “casa” di molti corrispondenti stranieri e troupe televisive ascolterà e unirà queste storie.
Hotel Sarajevo ripercorre insieme ai suoi protagonisti alcune delle vicende del conflitto nella ex-Jugoslavia per raccontare le ferite di una guerra avvenuta nel cuore dell’Europa.
I Protagonisti
Zoran Herceg, artista, scrittore e fumettista. All’epoca della guerra era un ragazzo, diventerà un profugo che dovrà riflettere sul senso di se stesso, del suo essere jugoslavo e ancora vivo. Boba Lizdek, fixer di guerra. All’epoca aveva ventisei anni. Era la figura dinamica che, entrando e uscendo dall’Holiday Inn, rappresentava un ponte di comunicazione tra il conflitto che avveniva fuori dall’hotel e la stampa occidentale che lì soggiornava.
Entrambi ripercorrono la propria memoria per il trentennale dell’assedio di Sarajevo: Boba attraverso la sua mostra sull’Holiday Inn al Museo Storico di Sarajevo e l’impegno nell’Hotel History Foundation, con lo scopo di ricostruire la memoria storica degli hotel di guerra in varie parti del mondo; Zoran attraverso la ricerca per il suo fumetto.
Il legame tra l’Holiday Inn e Boba è profondo. Lì nasce anche la sua storia d’amore con il cronista francese Paul Marchand. Un amore che si è acceso nel mezzo delle bombe e che le ha permesso di sopravvivere alla guerra.
Il viaggio di Zoran svela le dinamiche degli equilibri etnici e confessionali contenuti negli accordi Dayton, che rischiano di alimentare le divisioni piuttosto che aiutare a superarle.
Zoran e Boba incontrano, proprio all’Holiday Inn, la giovane executive manager Belmina Bajrović. Nel loro incontro si confrontano tre generazioni: quella di Boba che ci fa attraversare passato e presente, quella di Zoran, costretto a fuggire all’estero con un convoglio della Croce Rossa, che ci porta nell’attualità attraverso l’analisi della sua memoria personale e il suo fumetto, quella di Belmina, che non era ancora nata.
È Zoran a condurci nella sua storia e nei luoghi della sua vita. Da quel momento parte la ricerca e gli incontri per ricomporre il passato con il presente, la Storia con la vita quotidiana.
“La mia guerra è finita quando avevo diciassette anni. Ora che ne ho quarantatré, i colpi di mortai li sento ancora. Arrivano da un altro paese che, come il mio, si sente parte d’Europa”.
ALTRI INCONTRI
Con Zoran scopriamo anche agli aspetti culturali e artistici di Sarajevo, mai venuti meno, neppure nei momenti più bui.
Incontriamo Nihad Kresevljakovic, direttore dell’International Theater Festival MESS e regista, insieme al fratello Sead e Nedim Alikadic, del documentario “Ti ricordi di Sarajevo?”. Indagheremo la rappresentazione della memoria nell’arte e nel video.
Incontreremo Bakira Hasesic, una delle circa venticinquemila donne violentate tra il 1992 e 1995 durante la guerra in Bosnia-Erzegovina. Bakira da anni lotta per rompere il silenzio e nel 2003 ha fondato l’associazione Zenezrtve Rata (Donne vittime della guerra), con sede a Sarajevo, che unisce donne musulmane, serbe, croate e rom. Ha raccolto oltre cinquemila testimonianze di donne vittime degli stupri di guerra.
Incontriamo Bekir Halilović e Valentina Gagić Lazić di Adopt Srebrenica. Bekir ha perso il padre durante il genocidio. Il suo trauma li contiene tutti: una generazione senza padri in cerca di un’identità. Insieme sperano di cambiare le cose, cercando di ridare vita a Srebrenica attraverso l’arte e il recupero della memoria.
Premi e Riconoscimenti
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- ALANEWS TV – intervista a Barbara Cupisti
- ALANEWS TV – intervista a Zoran Herceg
- CINEMAITALIANO WEB TV – intervista a Barbara Cupisti
- Cinecittà Luce Magazine
- TG2 RAI – 13 maggio 2022 edizione delle ore 18:15 – interviste a Barbara Cupisti e Zoran Herceg al minuto 13:04
- Blog del giornalista Giovan Battista Brunori
Radio
- RADIO GALILEO – 6 maggio 2022 h. 17:00 – intervista a Barbara Cupisti
- RADIO IN – intervista a Barbara Cupisti
- RADIO ONDA ROSSA – intervista a Barbara Cupisti