Interferenze Rom

Produzione
Clipper Media

Co-produzione
RAI CINEMA

Regia
Barbara Cupisti

Soggetto 
Barbara Cupisti, Patrizia Todaro

Fotografia
Sandro Bartolozzi

Montaggio
Patrizia Grossi

Suono
Stefano Civitenga

Musica
Francesco Cerasi

Manager di produzione
Natascia Palmieri

Il modo migliore per parlare della condizione del popolo rom nella società contemporanea, e’ quello di collocarlo all’interno della dimensione territoriale europea. I Rom (sinti e caminanti) sono, infatti, l’unico popolo ad essere accomunato da lingua, cultura, tradizioni e identità da loro condivise, senza tuttavia avere mai avuto come riferimento, o come rivendicazione, l’appartenenza a un singolo stato o a un singolo territorio.

La “questione Rom” nasce, dunque, da questa singolarità sociale e culturale che gli Stati nazionali faticano a comprendere, e di conseguenza ad integrare al loro interno; questa consapevolezza e’ emersa gradualmente nel tempo e con questa, anche la necessità che solo una risposta transnazionale che venga dall’Europa possa adeguatamente affrontarla, armonizzando politiche di integrazione, o di non integrazione, troppo diverse tra loro. Con questo documentario ho inteso percorrere in modo figurato il viaggio che i rom stanno compiendo nella società europea.

Il film si svolge entro un arco di tempo ideale di 24 ore e si svolge partendo dai riconoscimenti e i tentativi di integrazione politica e sociale nei Balcani (con l’esempio quasi unico della Macedonia dove i Rom amministrano e vivono, pur tra mille contraddizioni e difficoltà, una municipalità della capitale Skopje), passando poi alla ricchezza culturale donata alla Spagna e al mondo, (ma negletta) dai ballerini Rom di Flamenco in Andalusia, fino alla denuncia dell’incapacità delle istituzioni europee e nazionali di tradurre in fatti e progetti la lotta alle discriminazioni, che sfociano nella cronaca drammatica scandita dalle Radio Rom (quasi fossero un tam-tam) degli episodi di violenza e neo-segregazionismo che hanno colpito anche il nostro paese.