Lo Squadrone
Dal 1991, anno della composizione del Reparto, lo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria ha prodotto: oltre 8000 arresti, catturato 285 latitanti di’ndrangheta, scovato oltre 400 bunker. Combattuta in mimetica, fucili mitragliatori, all’interno di trincee scavate nelle rocce dell’Aspromonte. Raccontati in 4 episodi di 50′ scritti e diretti da Claudio Camarca.
Produzione
Clipper Media
Regia
Claudio Camarca
Scritto da
Claudio Camarca
Prodotto da
Sandro Bartolozzi
Fotografia
Antonello Sarao
Capo Montatore
Benedetto Sanfilippo
Suono in presa diretta
Marco Fazzalari
Domenico Rotiroti
Stefano Civitenga
Musiche
Riccardo Cimino
Direttore di produzione
Barbara Meleleo
Una Produzione
Clipper Media in collaborazione con Rai 2
con il sostegno di
Fondazione Calabria Film Commission
Regione Calabria
Regione Lazio – Fondo regionale per il
Cinema e l’audiovisivo
Ufficio Stampa
REGGI&SPIZZICHINO Communication
© Clipper Media
Dal 1991, anno della composizione del Reparto, lo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria ha prodotto: oltre 8000 arresti, catturato 282 latitanti di ‘ndrangheta, scovato oltre 400 bunker.
Sembra una guerra, combattuta in qualunque luogo al mondo, immagini scattate in Messico o in Colombia, non ad un ora di aereo da Roma e a quindici chilometri da Reggio Calabria. Una guerra vicina, più di quanto si possa immaginare. Combattuta in mimetica, fucili mitragliatori, all’interno di trincee scavate nelle rocce dell’Aspromonte. Quattro episodi da 50 minuti, scritti e diretti da Claudio Camarca, serie tv di genere factual prodotta da Clipper Media in collaborazione con RAI 2, con il sostegno della Calabria Film Commission, per raccontare uno spaccato reale dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria, in grado di superare l’immaginazione, ad alto tasso di azione e di suspense, in cui un manipolo di uomini coraggiosi rischia ogni giorno la vita per restituire la Calabria alla sua gente.
PRIMA PUNTATA – PIANTAGIONI
Viene presentato lo SQUADRONE ELIPORTATO CARABINIERI CACCIATORI DI CALABRIA, attraverso le due attività principali che ne contraddistinguono l’opera quotidiana: ricerca dei latitanti e ritrovamento ed eradicazione delle piantagioni di canapa. Si scende in un bunker sotterraneo esteso per trecento metri quadrati in grado di nascondere 3 latitanti e una piantagione di oltre seimila piante. Quindi, si risale lungo le pendici aspromontane per individuare un posto di osservazione da cui studiare i movimenti della famiglia di un latitante. Per finire in una piantagione ricavata in un indistricabile roveto protetto da trappole: una piantagione di canapa con piante alte tre metri, bruciate in un pianoro in modo che tutta la contrada veda, tutti gli affiliati sappiano.
SECONDA PUNTATA – SOTTOSOPRA
Nella notte si scende nelle fogne di PLATI’ ricercando il latitante che inseguiamo dalla prima puntata. Risaliamo nei cunicoli e nei bunker e nelle case. Parallelamente, un’altro FALCO dà la caccia al fiancheggiatore del latitante, lungo la cima dei monti, dentro stalle e case abbandonate. In questa puntata, si parla di ‘NDRANGHETA, della sua struttura, delle sue diramazioni, del potere esercitato col terrore. Si scovano nascondigli e bunker e si partecipa a perquisizioni nelle case e alla confisca di armi da guerra.
TERZA PUNTATA – IL GENIO
Il perno è POLSI, il Santuario della ‘NDRANGHETA, con le sue celebrazioni delle liturgie che nel recente passato hanno officiato la distribuzione delle cariche all’interno delle cosche. Rastrellamento a San Luca. Perquisizioni delle abitazioni di affiliati. L’arresto di un narcotrafficante. La confisca delle “vacche sacre”: armenti di proprietà di ndranghetisti che attraverso una transumanza selvaggia impongono il controllo del territorio. E, come nelle precedenti puntate, si segue la ricerca del latitante.
QUARTA PUNTATA – PANE, BURRO E SALAME
Cattura del latitante. Seguendo per intero l’operazione. Al termine della quale, i Cacciatori festeggiano con un barbecue. Per poi ripartire, con nuove perquisizioni e il ritrovamento di una gigantesca piantagione celata nella boscaglia più fitta: ventimila piante di canapa. Rastrellamenti casa per casa. Arresto di un trafficante, con affari in Colombia. Apertura ai legami internazionali, schegge di una holding globale con radicati collegamenti nei cinque continenti, in Germania, a Sidney, Toronto, Johannesburg.